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Alzheimer:i segnali da tenere sotto osservazione




L'Alzheimer è una malattia che colpisce il cervello e porta a un progressivo declino della memoria, del pensiero e della capacità di svolgere le attività quotidiane. Non è una semplice dimenticanza dovuta all'età, ma una condizione che peggiora nel tempo e che può rendere difficile anche riconoscere persone care o ricordare eventi recenti.


I primi segnali possono essere sottili, come difficoltà a trovare le parole giuste durante una conversazione o a ricordare dove sono stati messi oggetti di uso quotidiano. Con il tempo, possono comparire problemi nel prendere decisioni, nel gestire le proprie attività o nell'orientarsi anche in luoghi familiari. Spesso chi ne soffre non si rende conto di questi cambiamenti, mentre le persone vicine notano comportamenti insoliti o ripetitivi.


Un modo per riconoscere i segnali iniziali è attraverso le cosiddette "5A", che indicano alcune difficoltà tipiche di questa patologia. 

AMNESIA: La perdita di memoria legata a eventi recenti è una delle manifestazioni più comuni e può accompagnarsi alla difficoltà di comprendere o esprimersi con le parole. 

AGNOSIA: difficoltà nel riconoscere volti familiari o nel seguire una conversazione, con un senso di frustrazione crescente.

ANOMIA: difficoltà nel nominare gli oggetti non ostante si riconoscano

APRASSIA: momenti di confusione su tempo e spazio, con la sensazione di trovarsi in un luogo sconosciuto o di non ricordare come si è arrivati lì.

AFASIA: difficoltà nel comprendere o elaborare un discorso


Riconoscere questi segnali il prima possibile è importante per poter intervenire precocemente. Se si notano cambiamenti persistenti nella memoria o nel comportamento, è utile rivolgersi a uno specialista per una valutazione approfondita.

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