Il freddo è considerato uno dei maggiori nemici della pelle, poiché tende a far seccare eccessivamente la cute, portando arrossamenti e, in alcuni casi, screpolature. In inverno, la pelle è più vulnerabile: i vasi sanguigni si contraggono apportando meno nutrimento e si avverte la mancanza degli effetti benefici del sole. Tutto questo può comportare dermatite da freddo e il peggioramento delle patologie già in atto.
Per questo chi è già affetto da dermatite atopica deve prepararsi bene ad affrontare i primi freddi e, a prendersi cura della propria pelle con creme adeguate consigliate dal dermatologo.
Per contrastare i sintomi della dermatite atopica che si presentano con la stagione fredda, oltre a rimedi topici, si può fare attenzione alle piccole abitudini quotidiane, partendo proprio dall’igiene personale. Sebbene possano apportare sollievo sul momento, le docce troppo frequenti vanno evitate, poiché provocano sottrazione di lipidi alla pelle, favorendo la secchezza cutanea che, esposta all’aria secca, potrebbe degenerare in sintomi più gravi, come irritazioni, xerosi, lichenificazione e desquamazione. Ovviamente per lavarsi è sempre d’obbligo scegliere detergenti neutri, non schiumosi, privi di saponi e profumi. Infine, per asciugarsi è opportuno tamponare delicatamente, evitando di sfregare con energia.
Altro aspetto da tenere in considerazione come fattore di rischio è il riscaldamento domestico. La temperatura non dovrebbe mai essere troppo alta: l’aria di casa, infatti, è tanto più secca quanto più è alta la variazione di temperatura tra interno ed esterno.
Infine, va curata anche la scelta dell’abbigliamento: lana e tessuti sintetici sono da evitare (soprattutto a contatto con la pelle), assicuriamoci invece di avere sempre indumenti intimi di cotone o fibre naturali che garantiscano la traspirazione della pelle.
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