Alimenti foto-sensibilizzanti Quali sono e cosa provocano
- PiuSalute
- 22 ore fa
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Gli alimenti fotosensibilizzanti contengono sostanze che possono aumentare la sensibilità della pelle ai raggi ultravioletti (UV) del sole, portando a reazioni cutanee come eritemi, scottature più intense o, in alcuni casi, discromie (macchie scure o chiare)
È importante distinguere tra sostanze fotosensibili (che si deteriorano alla luce) e fotosensibilizzanti (che inducono una reazione nella pelle esposta alla luce).
Gli alimenti che possono contenere sostanze fotosensibilizzanti sono principalmente quelli che appartengono a determinate famiglie botaniche, come le Apiaceae (o Umbelliferae) e le Rutaceae. Le sostanze responsabili sono spesso le furocumarine.
Sedano, prezzemolo, finocchio aneto
Lime, limone, arancia, pompelmo, fichi
Va precisato che la reazione è più comune al contatto diretto con queste piante o i loro oli essenziali (es. l'olio di bergamotto usato in profumeria), piuttosto che con l'ingestione di piccole quantità. Tuttavia, l'assunzione di grandi quantità o l'uso di estratti concentrati (ad esempio in integratori) può aumentare il rischio.
Gli alimenti fotosensibilizzanti non influenzano direttamente la produzione di melanina nel senso di aumentarla per favorire l'abbronzatura. Al contrario, possono causare danni ai melanociti (le cellule che producono melanina) o scatenare reazioni infiammatorie che, come conseguenza secondaria, possono portare a discromie cutanee (macchie scure, dette iperpigmentazioni post-infiammatorie, o macchie chiare, dette ipopigmentazioni).
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